L’ultrasuonoterapia è un tipo di terapia fisica che sfrutta le proprietà fisiche delle onde meccaniche per avere effetti sui tessuti in caso di affezioni muscoloscheletriche. L’ultrasuonoterapia classica si utilizza nella pratica clinica sin dagli anni 50, ma tutt’ora rimane una metodica molto diffusa in fisioterapia.
L’ultrasuonoterapia classica utilizza onde sonore alla frequenza di 1 e 3 Mhz, intensità modulabile tra 0,5 e 5 W/cm2 ed erogazione continua o pulsata.
Questa terapia presenta un’estrema versatilità: l’erogazione pulsata a bassa intensità determina effetti meccanici che vengono sfruttati nella riparazione dei tessuti, nella riduzione degli edemi post-traumatici e nel trattamento dei trigger point. L’erogazione continua ad alta intensità determina invece iperemia ed ipertermia con benefici sulle contratture muscolari, sull’estensibilità del tessuto connettivo, sulle
infiammazioni croniche e sul dolore.
Le indicazioni terapeutiche più comuni degli ultrasuoni sono dunque le seguenti:
Le controindicazioni all’ultrasuonoterapia classica sono relative alla possibilità d’interferenza con altri dispositivi elettronici, per esempio pacemaker cardiaco; oppure, sono legate agli effetti citolesivi indotti dal calore e dal fenomeno di cavitazione. La presenza di cartilagini fertili è il pericolo più consistente. E’ sconsigliato il trattamento in caso di neoplasie maligne, per evitare il diffondersi in circolo di linee cellulari patogene.