La terapia con onde d’urto extracorporee è stata introdotta in ambito ortopedico e fisioterapico per il trattamento di varie patologie come le pseudoartrosi e e calcificazioni periarticolari, ma il miglioramento della tecnologia ha poi consentito il suo utilizzo in un campo sempre più vasto di patologie dell’apparato locomotore. Le onde d’urto sono onde acustiche ad alta energia focalizzate sull’obiettivo da trattare.
Le onde d’urto possono essere radiali o focali (mano medica) e il loro utilizzo può produrre effetti diretti dovuti essenzialmente al picco positivo dell’onda sonora che si interfaccia con i tessuti, e indiretti imputabili principalmente al fenomeno della cavitazione.
Tra le azioni principali di tale elettromedicale ritroviamo:
Le indicazioni terapeutiche delle onde d’urto sono ampie e tra quelle di competenza ortopedica ritroviamo la alterazioni di guarigione dell’osso quindi:
Infine le onde d’urto vengono utilizzate anche in campo estetico, con erogatori defocalizzati, per il trattamento della cellulite.
Le controindicazioni al trattamento sono presenza di pace maker cardiaco, vicinanza di strutture sensibili agli ultrasuoni come encefalo, midollo spinale, gonadi e cartilagini di accrescimento; stati fisici potenziali rischiosi come gravidanza, neoplasie, coagulopatie e tromboflebiti; assunzione di terapia corticosteroidea od anticoagulante.